mercoledì 6 maggio 2009

Grazie a tutti

Care concittadine, cari concittadini,
vi voglio innanzitutto ringraziare perché mi avete assegnato l’onore più alto a cui un trentino possa aspirare: l’onore di lavorare a tempo pieno per la nostra città e per i cittadini che la abitano. Per tutti i cittadini: per quelli che mi hanno votato, per coloro che hanno preferito un altro candidato e per quelli che domenica, per svariate ragioni, hanno disertato le urne. Sappiate che, qualunque sia stata la vostra scelta, io voglio essere il sindaco di tutti dimostrando nei fatti di meritare la fiducia che mi avete accordato o, se il vostro voto è andato ad altri, impegnandomi ad ascoltare e a valutare ogni vostra proposta, da qualsiasi parte essa provenga.
Il mio primo impegno, nei prossimi giorni, sarà proprio quello di ripartire dall’ascolto, sarà quello di stare a sentire i desideri, le speranze, le amarezze della nostra città. Vedete, io ritengo che a un sindaco non sia sufficiente la legittimazione che gli arriva il giorno del voto: il legame con la città va costruito e rinnovato quotidianamente, cercando di rispondere ai bisogni, non solo a quelli immediati e concreti, ma anche a quelli più immateriali, che spesso si traducono in paure, diffidenza, senso di sradicamento. Dunque, nei prossimi mesi, intendo visitare tutti i quartieri, incontrare le associazioni, le categorie economiche e tutti i cittadini che avranno un problema o un suggerimento da esporre. Spero che siano in molti anche a “frequentare” il mio blog (www.alessandroandreatta.blogspot.com), piazza virtuale che certo non sostituisce quella reale, ma può aiutare a tener vivi i legami e a ragionare insieme su quella cosa così importante che si chiama “bene pubblico”.
L’ascolto, dunque. E poi i provvedimenti concreti: la squadra di pronto intervento, per rispondere il più celermente possibile alla mamma che segnala una panchina rotta al parco o al cittadino che ha notato un lampione spento. E ancora: la family card, i mutui agevolati e tutti i provvedimenti a sostegno delle famiglie che più risentono di questa crisi economica. La mobilità, a cui dedicheremo tutto il nostro impegno per accorciare le distanze e per far diventare Trento una città più pulita e ordinata. I giovani, la sicurezza, la prevenzione del disagio, la semplificazione dei rapporti con i cittadini: su ognuno di questi temi cercheremo naturalmente anche la vostra collaborazione e quella delle forze politiche, senza preclusioni di schieramento.
Non mi sono mai presentato come l’uomo dei miracoli, mi considero piuttosto un ottimista della volontà. So che la democrazia può essere faticosa, che alcune sfide possono sembrare impossibili ma, per carattere ed esperienza, credo pure che l’impegno possa portare lontano e che la mediazione sia sempre possibile, anche quando le posizioni sono all’apparenza inconciliabili. Sono dunque certo che, tutti insieme, faremo crescere ancora la nostra città. Già oggi molti la considerano un modello, ma noi non abbiamo alcuna intenzione di sederci sugli allori perché sappiamo che, a guardare le cose da vicino, c’è ancora molto da fare. Proprio sui punti deboli, sulle disparità, sui progetti da avviare o terminare lavoreremo tutti insieme, cittadini e amministratori, perché ci sentiamo responsabili non solo di questo nostro presente ma anche della città futura che consegneremo alle prossime generazioni.
“Quando un passero muore a Central Park, io mi sento responsabile”, diceva Fiorello La Guardia, sindaco italoamericano di New York. Mi piacerebbe che fosse questo lo spirito con cui noi tutti - la Giunta, il Consiglio comunale, le Circoscrizioni, le donne e gli uomini di questa città - affronteremo le sfide che ci attendono nei prossimi anni.

Ancora grazie per la fiducia